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La separazione colori fa felici gli stilisti

Si chiama XerioSEP ed è un software appositamente sviluppato per consentire una efficace e semplice separazione dei colori in policromia fino a 12 colori per la stampa tessile, sia tradizionale che digitale.

In un mondo in cui sembrava non esserci più spazio per delle vere soluzioni innovative, qual è la separazione dei colori per la stampa in quadricromia, scopriamo un software rivoluzionario per la separazione colori in policromia (fino a 12 colori) specifica per il settore tessile.
Abbiamo quindi ritenuto opportuno approfondire l’argomento per dare ai lettori un nuovo strumento di lavoro che potrebbe aprire loro nuove opportunità.

Ci rivolgiamo a Gianpaolo Coin, Grafco, azienda specializza nella produzione di inchiostri, nella serigrafia e nella stampa digitale tessile, che ne ha seguito lo sviluppo e la realizzazione.

MPA – Quando si parla di separazione colore a oggi gli addetti al settore della prestampa si riferiscono alla separazione in quadricromia (CMYK) una tecnica ormai saldamente acquisita. Come mai avete pensato di sviluppare un nuovo software specifico di separazione?

CoinÈ pur vero che che la separazione in quadricromia è stata sviluppata fin dagli inizi del 1900 per riprodurre immagini multicromatiche utilizzando il minor numero possibile di colori, 4 appunto, anzi per la precisione 3 più il nero. Ma in un settore come la stampa serigrafica e tessile, per il cliente finale non è importante soltanto la corretta “riproduzione“ su tessuto di una immagine, magari che in origine veniva presentata stampata su carta, quanto il suo impatto visivo.

MPA – Nel senso che a differenza della stampa su carta di cataloghi o riviste, che richiedono fedeltà dei colori il tessuto deve aggiungere vivacità, deve avere un impatto creativo?

CoinGli stilisti e i creativi sono costantemente alla ricerca di ottenere tramite la stampa serigrafica, e attualmente anche digitale, un particolare “impatto visivo” dell’immagine con una estesa e potente presenza cromatica, che catturi l’attenzione e seduca l’occhio di chi la guarda. In poche parole cercano non solo una “bella stampa” ma una “stampa profonda” che risalti.

MPA – Detta cosi sembra quasi che la elaborazione dell’immagine per la stampa di tessuti, o persino di magliette sia un compito per ieratici guru della prestampa, se ci è permesso il termine…

CoinIn realtà si tratta di semplice fisica. Quando si utilizzano solo i 3 colori CMY più il nero per dare intensità, per ottenere un’ampia gamma cromatica è necessario lavorare nelle migliori delle condizioni possibili di deposizione di questi 4 inchiostri: come avviene ad esempio, con la tecnologia offset su carta bianca a basso assorbimento e con tutti i parametri di deposizione dell’inchiostro sotto controllo.

MPA – Ma a differenza della carta il tessuto assorbe …

CoinInfatti, ma non solo. Quando, invece, si va a stampare sul tessuto in serigrafia tessile, o anche in digitale, intervengono diverse complicazioni, come la struttura del supporto tessile, la sua composizione, il suo grado di assorbimento dell’inchiostro, le differenze di deposizione durante la stampa dei vari colori, che letteralmente limitano molto il risultato cromatico della quadricromia. A oggi le aziende che operano in qualità tendono a lavorare in policromia e quindi a 6, 8, 10… N colori per raggiungere un risultato che abbia un effetto visivo e che sia gradevole all’occhio.

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MPA – Quindi il vostro nuovo software XerioSEP genera automaticamente una separazione pronta per la stampa per più di 4 colori ?

CoinIl nostro software genera, in modo estremamente semplice, una separazione fino a 12 colori spot dell’immagine originale. Il software lavora con potenti algoritmi di ‘color mapping’ in modo che il file, una volta separato da un punto di vista cromatico, sia nell’insieme il più vicino possibile ai colori dell’immagine originale.

Competenze e creatività

MPA – Occorre una conoscenza specifica?

CoinIl nostro staff prepara i grafici di prestampa che utilizzeranno XerioSEP, all’interpretazione e all’utilizzo corretti di tali separazioni; poi lasciamo ai grafici stessi la piena libertà di utilizzare XerioSEP per ottenere il miglior risultato possibile secondo la loro sensibilità e creatività, e in base all’immagine che hanno da elaborare.

MPA – Questa separazione in più colori di XerioSEP è utilizzabile per qualunque immagine ?

CoinQuello che succede in realtà è che ogni immagine presenta una tavolozza colori e una complessità cromatica differente; per questo riteniamo molto importante insegnare, con un apposito corso al grafico interessato al nostro sistema, a utilizzare al meglio le separazioni generate da XerioSEP. Chi sa utilizzare XerioSEP oramai considera questo programma uno strumento insostituibile per ottenere in pochi minuti separazioni per stampe tessili di grande qualità e impatto.

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Qualità e risparmio

MPA – Ma non può bastare Photoshop o qualcosa di simile? Di prodotti se ne vedono in internet…

CoinSappiamo che su internet sono pubblicizzati sistemi di separazione colore e plugin per Photoshop che promettono miracoli, ma a detta dei nostri stessi clienti che stanno utilizzando XerioSEP dopo anni di sperimentazioni e tentativi con queste APP scaricate da internet, i risultati che ottengono con il nostro sistema, oggi, non sono minimamente comparabili con tali proposte.

MPA – Chi decide, nel processo produttivo, a quanti colori dovrà essere separata l’immagine da destinare alla stampa tessile ?

Coin XerioSEP viene utilizzato per adeguare il numero di colori della separazione alle tipologie di macchine da stampa disponibili per la produzione. È ovvio che se una azienda possiede macchine carousel a 8 colori non se ne farebbe nulla di una separazione a 9 o 10 colori. Gli bastano 8. Inoltre, il numero dei colori può essere deciso anche a priori per una questione di costi e in questo caso XerioSEP può venire utilizzato per ridurre il numero dei colori della separazione al minimo necessario per ottenere un risultato qualitativamente valido. Spesso gli stessi clienti ci hanno inviato con orgoglio stampe separate con XerioSEP a 8 colori che risultavano più gradevoli, ma anche più facili da stampare, rispetto alle stesse stampe precedentemente prodotte a 12 colori.

Anche per stampa digitale

MPA – La separazione colori in policromia viene utilizzata solo per la serigrafia tessile ?

CoinLa potenza della separazione di XerioSEP in N colori spot è molto utile anche nel caso della preparazione delle immagini per la stampa digitale tessile. XerioSEP permette di estrarre
in modo estremamente rapido dall’immagine le aree con le tonalità che si vogliono affievolire o evidenziare da un punto di vista cromatico rispetto alle altre aree dell’immagine (figura sotto a sinistra).
Inoltre il particolare algoritmo di ‘color mapping’ è estremamente efficace nella generazione delle “variantature” per la stampa tessile in continuo, come si può vedere nell’immagine qui sotto a destra

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MPA – Qual è il passo successivo alla separazione dei colori dell’immagine ?

CoinUna immagine separata ad esempio a 8 colori risulta in Photoshop come la sovrapposizione di 8 livelli di colore, in pratica vedremo sullo schermo la sovrapposizione di 8 sfumature. 5A questo punto, per riprodurre l’immagine separata siamo obbligati a stampare in sovrapposizione le 8 sfumature utilizzando la tecnica serigrafica.

MPA – Quindi un software interamente dedicato ?

CoinCerto. Ecco perché per ottenere il migliore risultato possibile abbiamo sviluppato XerioRIP il primo RIP interamente dedicato alla stampa serigrafica e alla stampa tessile, che consente di stampare in modo molto preciso (senza Moiré) e senza difetti tutte le sfumature generate da XerioSEP.

MPA – Qual è in pratica la differenza visibile tra una stampa separata in quadricromia e una stampa separata in policromia ?

CoinPrima di tutto è bene ricordare che il nostro occhio è uno strumento meraviglioso ed è in grado di percepire una quantità incredibile di informazioni con una semplice occhiata. In genere la stampa in quadricromia appare “piatta” e senza profondità rispetto alla stessa stampa realizzata in policromia; inoltre, la riproduzione dei colori CMYK risulta decisamente più spenta proprio per i motivi spiegati all’inizio.
La vera grande differenza appare evidente confrontando le diverse stampe prese in vari stadi della produzione (ad esempio la stampa n.20, la n.80, la n.200, e così via). Nella stampa in quadricromia avremo in produzione un mix di stampe con varie dominanti, a volte tendenti al giallo, altre volte al rosso o al blu. Ma questo semplicemente non avviene quando utilizziamo in produzione una separazione fatta in policromia a colori spot.

MPA – Questo approccio particolare per la riproduzione dell’immagine è stato utilizzato anche nella stampa tradizionale dei tessuti a quadro o a cilindro ?

CoinLa maggior parte dei test e seguenti produzioni in stampa dei tessuti in continuo, utilizzando l‘abbinata XerioSEP + XerioRIP sono state fatte all’estero e devo dire con risultati decisamente entusiasmanti e di grande impatto.
Purtroppo, da molti anni in Italia non appena i vari stampatori e operatori del settore si trovano di fronte a immagini complesse da stampare con le tecnologie di stampa tradizionali, girano immediatamente il lavoro in stampa digitale. Sembra che non importi a nessuno il fatto che in questo modo ci si uniformi nel risultato a quello che produrrebbe qualunque altro stampatore indiano, cinese o del Bangladesh, visto che spesso hanno pure la stessa stampante digitale.

MPA – Una rivincita della serigrafia ?

CoinSono personalmente convinto, dai risultati ottenuti, che la serigrafia tessile aggiornata alle ultime soluzioni tecnologiche, sia strategica per creare prodotti che “fanno la differenza” e perfettamente in grado di produrre grande qualità visibile e percepibile dal cliente. Non dimentichiamo che la stampa digitale non raggiunge il 10% della stampa tessile, e in certi Paesi solo il 2%.

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