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La trasgressione poetica di Ren Hang

La fondazione Sozzani ospita “Ren Hang photography” attraverso oltre ottanta fotografie, video e riviste dell’autore cinese Ren Hang.

Dal 13 settembre al 29 novembre 2020 sarà quindi possibile visitare l’iter fotografico dell’ artista Ren Hang. Morto suicida a Berlino nel 2017 a causa di una pesante depressione a soli 29 anni, il fotografo ha saputo unire nelle sue opere trasgressione e poesia.

La sua vena pessimista viene ben reso noto in alcune sue famose frasi, come: “La vita non è così e non sarà mai quella che vorresti. Proprio come quando vuoi fumare ma non hai le sigarette, Quando hai le sigarette non hai l’accendino. Quando hai l’accendino non hai il fuoco. Quando hai il fuoco non vuoi più fumare.

Audace, irriverente, provocatore, altresì assai coraggioso.
Come definire con altri aggettivi il poliedrico artista cinese Ren Hang?
Poeta e fotografo descrive la totale nudità dei protagonisti delle sue opere, attraverso colori accesi che esaltano ulteriormente le forme.
Protagoniste indiscusse dei clienti del fotografo sono quindi le loro membra scoperte, i loro corpi spogliati nella propria essenzialità.

Uno sfregio questo alla corrente cultura cinese?

Potrebbe risultare vero, e le sue fotografie a tal proposito potrebbero rivelarsi come una provocazione alla Repubblica Popolare Cinese e alle sue convenzioni.
Libertà, libertà del corpo, libertà di espressione, libertà di lavorare. Sembrano essere questi i punti cardine su cui le fotografie dell’artista pongono le loro fondamenta. Certo sì, occorre una buona dose di sfrontatezza e spudoratezza, caratteristiche queste, che all’autore non mancano affatto.

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di Giulia Carena

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