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Stampa digitale e sostenibilità

Il 20 e il 21 novembre Como ospita “Epson Textile R-Evolution”, il convegno sull’industria tessile digitale organizzato da Seiko Epson Corp.

In occasione del convegno sarà presentato il terzo volume della collana Oltre la via della seta, sviluppata dall’Advisory Board del Textile Solution Center – di cui Epson fa parte insieme alle aziende For.Tex. e F.lli Robustelli – dal titolo “Stampa digitale e sostenibilità”, che si pone l’obiettivo di definire lo stato dell’arte dell’industria tessile rispetto al tema dell’impatto sull’ambiente. La pubblicazione è stata curata da Blumine, società di ricerca e consulenza che si occupa di sostenibilità nell’industria tessile e della moda che si è avvalsa della collaborazione dell’ente tecnico comasco Rete Clima.

La stampa inkjet è ormai considerata una tecnologia insostituibile in un sistema produttivo tessile che deve quotidianamente far fronte a richieste di flessibilità e personalizzazione dei lotti in produzione”, ha dichiarato il presidente del Centro Pietro Roncoroni, presidente anche For.Tex, società chimica parte del gruppo Epson per il mercato del tessile industriale. “Ora si tratta di capire quanto la stampa digitale sia coerente con le richieste di riduzione dell’impatto ambientale e di sicurezza chimica che committenti e brand pongono ai produttori tessili e agli stampatori. Studiare le dinamiche e i driver di innovazione culturale e tecnologica è la nostra missione. Il Textile Solution Center è infatti nato per diffondere la cultura dell’innovazione digitale nei processi di stampa tessile. Lo facciamo realizzando iniziative formative di diverso genere e per diversi pubblici: sia mettendo a disposizione i nostri laboratori didattici a scuole, imprese e istituti di ricerca che vogliono toccare con mano le potenzialità della stampa inkjet, sia attraverso la pubblicazione della collana dei Quaderni Oltre la via della seta”.

La pubblicazione “Stampa digitale e sostenibilità” intende approfondire gli aspetti della sostenibilità applicata al comparto della stampa digitale su tessuto partendo da un’analisi dello scenario economico e culturale in cui la tecnologia si inserisce, dalle sue connessioni con il sistema della moda e con le dinamiche di un mercato in continua evoluzione. Un’attenzione particolare è dedicata al ruolo che assumono la ricerca e la produzione di prodotti chimici a ridotto impatto ambientale. Anche gli stampatori infatti operano in una situazione caratterizzata da leggi, regolamenti, certificazioni e capitolati restrittivi elaborati dai committenti e dai marchi della moda, come evidenziato dagli opinion leader intervistati e come emerge dall’esperienza quotidiana di For.Tex.

Lo studio raccoglie i dati ottenuti simulando i consumi relativi alla stampa di 1.000 metri di tessuto con tecnologie convenzionali e inkjet, grazie a valori forniti da una stamperia dotata di entrambe le tipologie di impianto. Dalla loro elaborazione emerge come la tecnologia digitale abbia un carbon footprint inferiore rispetto alla stampa tradizionale: infatti, spiega il rapporto, si passa da 139,56 kg di CO2eq prodotti da un impianto a rotativa a 85,66 kg CO2eq prodotti da un impianto digitale, limitando così il contributo al riscaldamento climatico.

Importanti anche i dati relativi alla riduzione di consumo idrico (- 27% circa), con due conseguenti e importanti effetti ambientali: riduzione dei volumi di acqua reflua conferiti alla depurazione e riduzione dei consumi energetici necessari al riscaldamento delle acque di processo, con un ulteriore abbassamento dell’impronta di carbonio della fase di uso della stampante.

Il Quaderno ‘Stampa digitale e sostenibilità’ può essere scaricato in formato elettronico dal sito

Stampa digitale e sostenibilità

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