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Addio a Mary Quant, la 'mamma della minigonna': un tributo all'icona della moda degli anni Sessanta

Addio a Mary Quant

Addio a Mary Quant, la ‘mamma della minigonna’: un tributo all’icona della moda degli anni Sessanta

Mary Quant, la celebre stilista britannica conosciuta come la “mamma della minigonna“, è morta all’età di 93 anni nella sua casa nel Surrey, come annunciato dalla sua famiglia. La sua scomparsa rappresenta la perdita di una figura iconica che ha lasciato un’impronta indelebile nella storia della moda e della cultura degli anni Sessanta.

Nata il 11 febbraio 1930 a Blackheath, un sobborgo di Londra, Mary Quant crebbe in una famiglia di professori gallesi. Nonostante le aspettative dei suoi genitori che la vedevano come un’insegnante, Mary Quant scelse una strada molto diversa diventando una delle figure più importanti e innovative della moda del suo tempo.

È negli anni sessanta che Mary Quant raggiunse la sua massima notorietà, divenendo un’icona della Swinging London, il movimento culturale e sociale che caratterizzò quella decade. In un’epoca ancora conservatrice in termini di abbigliamento femminile, Quant rivoluzionò il concetto di moda introducendo la minigonna, una gonna accorciata che sfidava le convenzioni sociali dell’epoca. La minigonna divenne un simbolo di emancipazione femminile e di ribellione contro i costumi tradizionali.

Non solo la minigonna, ma anche altre innovazioni introdotte da Mary Quant, come il trucco variopinto e i collant fantasia, divennero parte integrante della moda degli anni Sessanta e del movimento di liberazione femminile. Mary Quant fu una vera e propria pioniera che ha influenzato la moda e la cultura popolare dell’epoca, lasciando un’impronta duratura nell’industria della moda.

Oltre alla sua creatività e innovazione nel campo della moda, Mary Quant fu anche una brillante imprenditrice. Nel 1963 fondò il Ginger Group, un’azienda di esportazione che diffondeva i suoi prodotti negli Stati Uniti, aprendo nuovi mercati per la moda britannica. Nel 1966 lanciò una linea di cosmetici e nel 1967 una collezione di calzature, dimostrando la sua visione imprenditoriale e il suo spirito innovativo.

La sua influenza nella moda degli anni Sessanta è stata riconosciuta anche a livello istituzionale: nel 2015, la regina Elisabetta II conferì a Mary Quant il titolo di dama per il suo contributo alla moda britannica. Bernard Levin, uno scrittore dell’epoca, la definì l'”alta sacerdotessa della moda degli anni Sessanta“, evidenziando la sua posizione di rilievo nell’industria della moda.

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