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Una rivoluzione nella stampa serigrafica tessile

Un innovativo software di retinatura, permette di rivoluzionare la stampa serigrafica tessile superando i limiti tecnologici ottenendo sfumature senza moiré.

È in corso un progetto, giunto ormai alla versione 4.0 e con numerose installazioni, che consiste in un RIP software completo e professionale strutturato per lavorare con più client e con più uscite dedicato a serigrafie e stamperie tessili. Chiamato XerioRIP, permette di controllare al 100% la dimensione del punto in modo da poter essere sempre sicuri che tali ‘punti’ possano essere stampati in produzione.

Per approfondirne la conoscenza ci rivolgiamo a Gianpaolo Coin, Grafco – azienda di Treviso attiva dal 1979 nella fornitura e produzione di inchiostri, e che fornisce supporto tecnico ad aziende operanti nella serigrafia e stampa tessile – che ne ha seguito la nascita e gli sviluppi.

XerioRIP nasce in GrafcoAST, una azienda di specialisti di prestampa che opera a stretto contatto con i tecnici della Grafco. Da questa collaborazione è derivato un esame approfondito di tutti i parametri chiave che intervengono nella stampa tessile per superare il principale limite tecnologico di queste tecnologie di stampa.

«Pochi reparti industriali – ci dice Gianpaolo Coinhanno subito un così profondo cambiamento quanto i reparti di prestampa e di fotocomposizione delle industrie grafiche. In realtà questo è accaduto soprattutto nell’ambito della stampa offset mentre per tecnologie come la serigrafia o la stampa tessile non sembra vi siano i medesimi benefici di qualità derivati da queste innovazioni tecnologiche

Perché questo ?

«È difficile dire, perché questo sia successo, – prosegue Coinma spesso l’artigianalità degli stampatori e una scarsa considerazione dell’importanza della gestione immagini, hanno portato semplicemente gli operatori di prestampa delle serigrafie e delle stamperie tessili ad adattarsi a utilizzare “in qualche modo” software e sistemi sviluppati per la offset senza effettuare un approfondimento in merito.»

«In estrema sintesi – spiega Coinla serigrafia (ma vale anche per la stampa tessile – ndr) ha dei limiti tecnici legati al fatto che la stampa avviene con un’azione di passaggio dell’inchiostro attraverso un tessuto, e infatti la serigrafia è definita una tecnica di stampa permeografica.»

La struttura o trama del tessuto serigrafico formato da fili verticali e fili orizzontali va a interferire in modo evidente con i retini utilizzati nelle sfumature e nelle quadricromie creando problemi di moiré molto evidenti.

moiré

«Altro problema, che il tessuto serigrafico comporta, è un limitato controllo della stampabilità nella produzione dei punti di retinatura per cui, in breve, i punti molto piccoli del retino tendono a chiudersi e i punti in negativo tendono a sparire nella dilatazione dell’inchiostro sul supporto stampato causando una sfumatura “tronca” con perdita di definizione e della qualità dell’immagine.»

Nuovi tipi di retino

Ma c’è una soluzione ? Accennava prima che i serigrafi si adattano e cercano di inventarsi tutti i possibili stratagemmi per stampare sfumature o policromie, utilizzando una retinatura creata originariamente per l’offset.

«Ma questa non è una soluzione, perché oltre a creare le citate difficoltà nella stampa, è un approccio che genera una forte instabilità di qualità in produzione, con risultati che variano ogni poche copie nel corso della stampa. Ecco il motivo per cui, su richiesta espressa di molte stamperie tessili e aziende che volevano ottenere una qualità superiore in serigrafia abbiamo sviluppato XerioRIP che è in grado di generare nuovi tipi di retinature necessarie per dare il migliore risultato possibile in stampa.»

Mi faccia capire… mentre il retino tradizionale crea effetto moiré, il nuovo software studiato da GrafcoAST genera un nuovo tipo di retino perché utilizza una geometria e un algoritmo completamente diverso, che permette di aumentare la qualità nelle sfumature nella serigrafia. Corretto?
«XerioRIP 4 è un software che consente alla stampa tessile e serigrafica di fare un salto qualitativo perché, per la prima volta, si presenta agli operatori di prestampa della serigrafia e tessile un controllo completo nella generazione del retino utilizzabile per la riproduzione delle sfumature, delle quadricromie e delle policromie.»

Ma in che modo ?

«XerioRIP mette a disposizione non solo retinature AM e FM di seconda generazione, ma è in grado di creare retinature ibride AM/FM o generare retini composti da linee o da punti concentrici o esagoni. Nell’ultima versione, siamo in grado di combinare e utilizzare più retinature nella stessa immagine (che è stato chiamato retino multiscreen – ndr) per raggiungere il risultato di qualità richiesta.»

E il controllo del punto, come avviene ?

«Altra cosa molto importante, XerioRIP consente sempre di controllare al 100% la dimensione del punto sia positivo (punto nero su fondo bianco) sia negativo (punto bianco su fondo nero) utilizzato in tali retinature, in modo da poter essere sempre sicuri che tali punti possano essere stampati in produzione. »

Nuove possibilità creative

In pratica, XerioRIP è stato progettato per avere un totale controllo del punto della retinatura sia da un punto di vista della geometria sia da un punto di vista della dimensione.

Questo ci sembra possa aprire nuove possibilità creative come avveniva nei reparti di fotomeccanica di molti anni fa…

«Esattamente, come quando i “lucidisti” si inventavano e testavano sistemi per riprodurre le sfumature con metodi analogici, come tempere coprenti applicate su film trasparenti e lavorate poi con spazzole o carta vetrata al fine di ottenere l’effetto sfumato richiesto.»

Qual è l’esperienza finora acquisita da GrafcoAST con XerioRIP 4 ?

«Oramai siamo alla versione 4.0 e molte installazioni di XerioRIP 4 sono operative sia in Italia che all’estero; da alcuni anni viene utilizzato regolarmente sia in serigrafie che in stamperie tessili.»

Anche nel digitale

Anche nel digitale

E al di là della serigrafia ?

«Recentemente sono state eseguite installazioni anche in stamperie che operano con stampa a cilindro dopo che queste avevano “toccato con mano” i miglioramenti ottenuti con XerioRIP 4 nella stampa a quadro del tessuto. GrafcoAST è confortata dai risultati ottenuti dai clienti che spesso con orgoglio inviano copie delle loro produzioni, sorpresi loro stessi dal salto qualitativo che questo software ha consentito loro, senza alcun cambiamento nelle loro attrezzature di produzione, ma solo utilizzando una specifica e corretta tecnologia di prestampa.»

Questo tipo di retino può essere applicato anche in altre tecniche di stampa e nella stampa digitale per migliorare la resa del colore ?

«Con XerioRIP 4 – conclude Gianpaolo Coin – GrafcoAST ha reso possibile la completa autonomia degli operatori di prestampa nella creazione del punto e della retinatura che ora non è più limitata a pochi preset. Questo è stato oggetto di interesse anche da parte del mondo digitale, in quanto GrafcoAST ha pensato XerioRIP 4 aperto, non limitato nelle sue possibilità per cui è in grado di generare e gestire punti da 10 micron (nella stampa offset) e fino a più di 600 micron (stampa tessile su tessuti a trama grossa), consentendo di sperimentare nella propria azienda soluzioni originali, non convenzionali riconoscibili nel vero made in Italy.»

L’argomento trattato in questa intervista è molto tecnico e riguarda sistemi talmente innovativi per cui ci ripromettiamo di ritornare sul tema con approfondimenti e aggiornamenti. Invitiamo stampatori tessili e serigrafi a inviarci i loro commenti, dubbi o richieste specifiche allo scopo di fornire un servizio che sia apprezzato dai nostri lettori.

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