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Ottimo bilancio della 47a edizione di Filo

La 47ª edizione di Filo, salone internazionale dei filati e delle fibre, si è chiusa in un clima positivo.

Il numero di visitatori è stato in netta crescita: + 14% sulla edizione primaverile del 2016. In particolare gli organizzatori esprimono soddisfazione per l’aumento dei buyer stranieri.

Conferma Paolo Monfermoso: “La 47a edizione di Filo si chiude in un clima molto positivo. L’affluenza dei buyer superiore alle attese conferma che le nostre scelte organizzative, seguite all’evoluzione del calendario fieristico del settore tessile-abbigliamento, rispondono alle reali esigenze delle aziende, sia quelle espositrici, sia quelle visitatrici. L’aumento delle visite dei buyer stranieri, poi, è significativo perché riflette, da una parte, il ruolo che Filo ha assunto a livello internazionale e, dall’altra, l’interesse che la produzione d’eccellenza delle nostre aziende espositrici riscuote in tutto il mondo”. Altrettanto rilevante è la collaborazione con Sistema Moda Italia. Se ne vedrà un primo esempio concreto a settembre con la “expo dell’eleganza”, come l’ha definita il sottosegretario Scalfarotto nel suo messaggio per l’inaugurazione di , che si svolgerà in contemporanea alla 48a edizione di Filo.

Come ormai tradizione l’inaugurazione ufficiale della 47a edizione di Filo è avvenuta nel contesto del convegno organizzato da Filo in collaborazione con Ice-Agenzia e Sistema Moda Italia e in quest’occasione dedicato al “Filo 4.0”. Al centro del dibattito sono state perciò innovazione e digitalizzazione come fattori chiave per la crescita delle aziende. È un tema su cui Filo insiste da tempo e Carlo Piacenza, presidente dell’Unione Industriale Biellese, ha sottolineato che: “Il piano Industria 4.0: è un progetto che darà importanza all’industria manifatturiera italiana, e di questo dobbiamo ringraziare il ministro Calenda. Il manifatturiero dovrebbe ottenere maggior riconoscimento anche in Europa, a partire dall’etichetta “made in” e dalla tracciabilità delle produzioni, un tema di particolare valore per i filati”. “Quanto a Filo – ha proseguito Piacenzacon la 47a edizione ha aumentato in modo significativo i propri espositori. Tra le nuove imprese partecipanti sono cresciute in maniera significativa le aziende pratesi che hanno dimostrato grande interesse nei confronti della fiera e della grande visitazione che da diverse edizioni contraddistingue Filo. Di tutto ciò siamo molto orgogliosi”.

Il tema della manifattura è stato ripreso anche da Cristina Tajani, assessore alle Politiche per il lavoro, sviluppo economico, moda e design del comune di Milano: “L’insediamento manifatturiero nelle aeree urbane è nei pensieri del sindaco e di tutta l’amministrazione. Per quanto riguarda il sistema del tessile e dell’abbigliamento, per Milano è cruciale “ricostruire” tutta la filiera nella sua interezza, con gli eventi della moda, le fiere dei tessuti e dei filati. Le sfilate sono senz’altro il momento più glamour, ma il loro successo dipende anche dalla qualità degli altri anelli della filiera”.

Mauro Chezzi di Sistema Moda Italia ha ribadito l’importanza del settore citando il dato sul valore della produzione: 53 miliardi nel 2016, che rappresentano il 10% del valore aggiunto di tutto il manifatturiero italiano. Numeri che secondo Chezzi dimostrano come “Il tessile-abbigliamento faccia parte del tradizionale modello di sviluppo del manifatturiero italiano, capace di anticipare le aspettative del consumatore. E per questo la rivoluzione di Industria 4.0 non solo non ci coglie alla sprovvista, ma ci aspettiamo che produca importanti benefici, soprattutto per le aziende di piccola dimensione, come spesso sono quelle tessili”.

Sulla necessità di una sempre maggiore unità della filiera tessile-abbigliamento italiano è tornato nel suo messaggio Ivan Scalfarotto “Con Filo e Milano Moda Donna che si svolgono negli stessi giorni, Milano offre una plastica rappresentazione dell’ampiezza e della ricchezza della nostra filiera della moda e l’unicità di un sistema paese in grado di produrre eccellenze nel campo dei filati, dei tessuti e delle confezioni, per tacere del mondo dell’accessorio e di quant’altro ha a che fare con l’eleganza”. Scalfarotto ha poi aggiunto: “Il fatto che la vostra discussione di oggi sia incentrata sulle opportunità offerte dal piano per l’Industria 4.0 e dalla sua specifica declinazione in ambito settoriale mi pare indicativo e confortante, così come mi pare foriero di buone prospettive il consolidamento del rapporto tra Filo, Ice Agenzia e Sistema Moda Italia, unita alla conferma della vocazione internazionale del settore”.

Ottimo bilancio della 47a edizione di Filo

Ottimo bilancio della 47a edizione di Filo

I commenti degli espositori

Roberto Rimoldi di Filatura Luisa: “è stata un’edizione positiva della fiera, con un ottimo afflusso di clienti, dovuto anche all’aumento degli espositori. E ritengo che sia la strada giusta perché aumentare le aziende espositrici significa rendere sempre più interessante la visita a Filo. Così come è giusto il posizionamento nel calendario: dobbiamo conformarci ai mutamenti decisi delle fiere a valle”.

Paola Rossi di Zegna Baruffa Lane Borgosesiail nostro giudizio sui due giorni di Filo è estremamente positivo. Per quanto ci riguarda, abbiamo ricevuto la visita di molti clienti, italiani e stranieri. Tra questi ultimi, molti dal Giappone, dalla Corea e dalla Gran Bretagna. Ottimi risultati ha dato anche il sistema di appuntamenti con i buyer stranieri che componevano la delegazione promossa da Filo e Ice-Agenzia.

Vincenzo Caneparo di Davifil: “siamo molto soddisfatti di questa edizione di Filo. Abbiamo avuto ancora più visitatori rispetto alla passata edizione, che già aveva segnato un record di afflussi per la nostra azienda. La crescita di visitatori è stata uniforme, per italiani e stranieri. Da sottolineare anche il fatto che l’aumento del numero non ha portato a un abbassamento della qualità dei buyer, che è rimasta sul livello alto tipico di Filo.

Gianni Fantini di Tollegno 1900 afferma: “Abbiamo ricevuto molte visite, soprattutto di buyer italiani. Particolarmente apprezzati dai buyer sono state le nostre mischie di fibre naturali con fibre tecniche, come Tencel o siliconati, che danno ai prodotti caratteristiche uniche”.

Giudizio positivo anche da Francesco Della Porta di Pozzi Electa: “Abbiamo incontrato più buyer italiani che stranieri perché la nostra è una produzione totalmente made in Italy, e la nostra produzione è realizzata integralmente con energia autoprodotta (fotovoltaico e idroelettrico). Abbiamo studiato una collezione a temi, molto apprezzata dai clienti”.

Paola Aglietta di ItalfilL’affluenza dei visitatori è stata vivace nei due giorni di Filo, in linea con l’interesse suscitato dai prodotti destinati alla stagione invernale. I buyer si sono dimostrati anche molto qualificati con un reale interesse non solo per i nostri filati ormai consolidati, ma anche per i nostri nuovi prodotti più tecnici, studiati per il mercato dello sport attivo e che garantiscono comfort e facile manutenzione. D’altra parte, la nostra azienda ha fatto notevoli investimenti su tecnologie che hanno permesso di sviluppare nuove mischie e un rinnovamento completo della gamma colori”.

Giovanni Marchi di Marchi e Fildi: “I buyer hanno dimostrato interesse per tutte le nostre proposte dalle più classiche agli articoli di ricerca. Delle nuove proposte, hanno suscitato interesse i nostri filati che si rivolgono a una fascia più alta di mercato. D’altra parte, la nostra azienda privilegia il servizio come ricerca costante del prodotto, ma anche come meticolosa organizzazione delle tecniche e delle strutture commerciali, cerchiamo così di soddisfare il cliente a 360 gradi”.

Anna Mello Rella di Tintoria di Quaregna: “Filo è una fiera molto interessante, molto organizzata, concreta, professionale. Il livello dei visitatori è alto e hanno dimostrato grande attenzione alle nostre proposte”.

Davide Marcante di Südwollegroup-Safil: “Edizione decisamente positiva, con una buona affluenza di buyer, molto interessati ai nostri prodotti, soprattutto quelli frutto di ricerca. La nuova struttura del gruppo comporta nuove sfide, ma anche la possibilità di offrire ai clienti una vasta produzione nel campo dei filati”.

 

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