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Una moda pulita

Sono 78 i marchi fashion che aderiscono alla campagna Detox di Greenpeace e si impegnano a eliminare entro il 2020 l’uso di sostanze tossiche.

Detox my fashion” nato nel 2011 a opera di Greenpeace ha come obiettivo, una moda sostenibile ed etica che rispetti l’ambiente e il benessere dei propri lavoratori.

Nella terza edizione della “Sfilata detox”, relativa al 2016 ha valutato i progressi dei marchi di moda nel rispettare gli impegni presi con la campagna detox.

Questi i tre criteri sui quali si basa la valutazione : il piano per l’eliminazione delle sostanze tossiche entro il 2020, la sostituzione dei perfluorurati (pfc), usati per rendere gli indumenti idrorepellenti, con alternative più sicure e infine l’informazione trasparente sugli scarichi delle sostanze chimiche in acqua da parte dei propri fornitori.
In base alle analisi condotte da Greenpeace i marchi di moda che figurano nella classifica sono stati suddivisi in tre categorie: avanguardia, la moda che cambia e retrovie.

1 – AVANGUARDIA: (Zara, marchio del gruppo Inditex, H&M e Benetton) qui compaiono i marchi che hanno tenuto fede ai loro impegni verso la completa eliminazione delle sostanze tossiche.

2 – LA MODA CHE CAMBIA: (Adidas, Burberry, Levi’s, Primark, Puma, Adidas, Valentino..) qui vi sono i brand che devono migliorare le proprie prestazioni su almeno due dei criteri di valutazione e rispettare così la scadenze del 2020.

3 – RETROVIE: (Esprit, Nike, Limited Brands, e LiNing) qui troviamo chi non ha ancora compiuto i passi necessari ad impedire l’inquinamento da sostanze chimiche generato dalle loro filiere produttive.

detox catwalk greenpeace

Impegno della filiera

Anche la filiera tessile sta avviando un grande cambiamento. Per esempio in Italia ben 51 aziende nazionali, di cui 27 nel distretto produttivo di Prato, hanno scelto di sottoscrivere il programma di Greenpeace. Molta attenzione è data a una risorsa importantissima e vitale per il nostro pianeta: l’acqua.
Filmar è una delle aziende che ha raccolto la sfida lanciata dalla campagna Detox di Greenpeace: un passo importante per una moda libera da sostanze chimiche pericolose per l’uomo e per l’ambiente.

«Siamo orgogliosi di annunciare il nostro impegno Detox – ha dichiarato Marco Marzoli, AD di Filmar SpA. – Penso sia impossibile, per una filiera tessile d’eccellenza come quella italiana, non essere inserita in un contesto di valorizzazione internazionale eco-solidale

Non è più accettabile un modello industriale che sacrifichi l’ambiente, metta a rischio le risorse naturali, il futuro del pianeta e che sfrutti le popolazioni più povere. Ricercare e adottare processi a ridotto impatto ambientale e che guardino alla protezione della salute delle persone coinvolte nella filiera, dai lavoratori ai consumatori finali, è un must.

«Per difendere il valore della filiera tessile italiana – aggiunge Marzolidobbiamo impegnarci in prima persona, adottando la sostenibilità come un asset e una delle nostre principali responsabilità.»

È in quest’ottica che Filmar dichiara che tutta la sua supply chain aderisce alle linee guida Detox garantendo un prodotto d’eccellenza, rispettoso dell’ambiente e socialmente responsabile.

Filmar

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