info@metainitaly.eu

Il 4.0 è una rivoluzione

Industria 4.0 è una vera e propria rivoluzione non solo più innovazione. L’industria tessile debe ora capire qual e il grado di conoscenza.

La Tavola Rotonda tenuta alla Assemblea ACIMIT si è incentrata sugli sviluppi e le opportunità di Indistria 4.0 per il meccanotessile.

Ne hanno parlato Giambattista Gruosso, professore del Politecnico di Milano, Ermanno Rondi, proprietario dell’azienda Incas di Vigliano Biellese (BI), specializzata in sistemi di movimentazione, e Federico Visconti, rettore dell’Università Carlo Cattaneo di Castellanza, che hanno convenuto sulle opportunità che Industria 4.0 offre alle aziende del settore. In primo luogo è evidente il rilancio della competitività che deriverà dal maggiore valore aggiunto che le tecnologie abilitanti porteranno in dote alle produzioni meccanotessili, in termini di velocità di risposta, flessibilità e customizzazione. Non manca, però, un fattore di rischio costituito dall’applicazione pedissequa delle tecnologie 4.0, senza un’attenta valutazione delle esigenze aziendali e di quelle dei propri clienti. Gli imprenditori dovranno pensare in modo nuovo i flussi, i processi produttivi, gli stessi prodotti, avendo come punto di riferimento le esigenze del consumatore finale. Una sfida che il meccanotessile italiano appare in grado di raccogliere.

La vera novità del 4.0 – ad esempio – è che si deve partire da cosa vuole il cliente per poi tornare indietro. Ciò significa che si è capovolto il processo, in quanto il consumatore si muove in completa autonomia ed è il vero attore del cambiamento. Per l’industria conta la velocità nel riuscire a realizzare un prodotto personalizzato. Il tessile, per motivi anche pratici, ha manifestato finora una certa resistenza a questo cambiamento e oggi invece il meccanotessile può dare un contributo reale a questo cambiamento, pensando i processi e i flussi produttivi in modo nuovo e innovativo.

Il 4.0 è una rivoluzione

Digitalizzare l’industria

L’Industria 4.0 si focalizza su nuove tecnologie abilitanti manifatture avanzate, tra cui la Stampa 3D, la Realtà Aumentata (A.R.) e la Simulazione. Ovviamente, alla base di tutto sta la digitalizzazione dell’industria, settore in cui c’è ancora molta strada da fare. Raccolta e gestione dei dati di produzione in tempo reale, connessione digitale tra tutti i reparti produttivi e degli uffici tecnici, preventivazione e controllo. In sintesi: digitalizzazione e connettività.

L’industria tessile ha molte opportunità in questo campo grazie a tecnologie avanzate, materiali intelligenti e, non ultima, l’Economia Circolare, sempre più seguita sulla spinta dell’attenzione all’ambiente. I megatrend dell’industria tessile si possono quindi tradurre con e-commerce, materiali e processi più sostenibili, velocità dei processi e di sviluppo del prodotto finale caratterizzati da un time-to-market sempre più breve. Lo dimostra il fatto che la creazione di un brand distintivo rappresenta uno dei fenomeni più interessanti della nuova cultura della moda e del cast fashion.

Realtà Aumentata

Come entrano nel tessile la stampa 3D e A.R.? La risposta è semplice: la prima negli accessori e nella loro prototipazione agevolando la tendenza alla personalizzazione spinta. La seconda, dalle potenzialità ancora poco sfruttate, anche perché non tutte ancora ben note nel campo tessile, mentre si stga affermando nel settore del packaging intelligente, avrà un impatto decisamente importante sia nep marketing, sia nella sicurezza del brand. Non si tratta in questo caso di semplici codici a barre o QR-code, ma codici invisibili inseriti tanto nel prodotto stesso, ad esempio attraverso la stampa digitale, o semplicemente nei cartellini e nelle etichette. Questi codici possono a loro volta far entrare – attraverso un dispositivo mobile qualsiasi – in fabbrica o in messaggi promozionali appositamente creati, o attestare l’autenticità del prodotto. Il vantaggio rispetto ai tradizionali codici stampati è la loro assoluta impossibilità di contraffazione.

In sintesi

Riassumendo, i relatori hanno convenuto sulle opportunità che Industria 4.0 offre alle aziende del settore. In primo luogo è evidente il rilancio della competitività che deriverà dal maggiore valore aggiunto che le tecnologie abilitanti porteranno in dote alle produzioni meccanotessili, in termini di velocità di risposta, flessibilità e customizzazione. Non manca, però, un fattore di rischio costituito dall’applicazione pedissequa delle tecnologie 4.0, senza un’attenta valutazione delle esigenze aziendali e di quelle dei propri clienti. Gli imprenditori dovranno pensare in modo nuovo i flussi, i processi produttivi, gli stessi prodotti, avendo come punto di riferimento le esigenze del consumatore finale. Una sfida che il meccanotessile italiano appare in grado di raccogliere.

Il tema fondamentale è il punto di osservazione. Le tecnologie sono sicuramente importanti. È sempre di più l’utente finale che è il primo driver di questa trasformazione in quanto ha bisogno di far parte di un’esperienza. Quando si parla di tracciare il processo di trasformazione si tratta di tracciare un’esperienza. Questo è il valore aggiunto. Tutta la produzione occidentale ha sofferto dalla crisi del 2008, e oggi il rilancio in tutti i campi dell’industria deve partire dal valore aggiunto. Un’altra tematica che ha assunto grande importanza è quella della tracciabilità, campo in cui Industra 4.0 può dare un contributo fondamentale.

Concludiamo il nostro resoconto riportando quanto affermato dal prof Federico Visconti : «Costruire un sistema di sviluppo per imprenditori è complesso. In questo il 4.0 è un ingrediente di opportunità quanto di stress. Dobbiamo quindi stare attenti a distinguere i contenuti dagli slogan. Il problema della declinazione è un passaggio chiave. È quindi cruciale la lettura attenta di cosa serva realmente alla mia attività attuale e in prospettiva

Il 4.0 è una rivoluzione

Leave a Reply