ITMA 2015 per un mercato in crescita

Massima soddisfazione da parte di tutti gli espositori in un clima di fiducia per un mercato del tessile e abbigliamento in crescita.

Diciamocelo chiaro: questa ITMA 2015 è stata, per noi giornalisti che volevamo seguire tutta la variegata filiera tessile. Otto giorni senza interruzione, neppure il fine settimana, per visitare i 1600 espositori che hanno riempito 12 padiglioni di Fiera Milano. A volte sgomitando per passare tra una folla incredibile di 123.000 visitatori provenienti da tutto il mondo.

A volte sembrava di trovarsi in Asia, India, estremo oriente, Paesi del Golfo. Ma si sentiva parlare anche spagnolo e portoghese degli operatori d’oltremare; americani, africani e persino australiani. Mancavano solo i pinguini, ma quelli l’abito lo hanno già per natura. Questo solo per dire che la sensazione di questa ITMA 2015 è stata, come riconosciuto all’unanimità, la migliore delle 17 edizioni, e già al quarto giorno era stato superato il numero dei visitatori della precedente edizione 2011 a Barcellona. Si respirava un clima di ottimismo, solo appena smorzato nei giorni successivi ai tragici fatti di Parigi – in numerosi stand sabato 14 campeggiava un video “Prey for Paris” – come a testimoniare una voglia di ripresa.

Le aziende italiane del meccano-tessile che sono tra i primi esportatori erano tutti soddisfatti, anche quelle aziende che si presentavano per la prima volta. La soddisfazione di Mr Charles Beauduin, Presidente di CEMATEX – l’associazione europea che possiede ITMA e ITMA Asia – al termine della manifestazione era dunque giustificata non solo dal 20% di visitatori in più rispetto al massimo precedente, ma soprattutto dalla qualità delle presenze, con reali intenzioni di investire in particolare nelle innovative tecniche mirate al risparmio e al rispetto per l’ambiente.

L’Italia è stata la prima nazione per numero di visitatori, seguita da India con il 9%, laTurchia (8%) e Germania (7%). A seguire tra i top 10 Francia, Stati Uniti, Iran, Brasile, Pakistan e Spagna. Ma non va dimenticata l’undicesima, l’Usbekistan, con la sua folta e interessata delegazione guidata dal Ministro per l’industria Tessile/Abbigliamento. Tra gli espositori, dopo l’Italia ancora al primo posto, ai primi posti Germania, Turchia, Svizzera. La sostenibilità era stata scelta come leit-motiv di questa ITMA e praticamente tutti gli espositori hanno puntato su questo tema. Ne parleremo a parte: ci basti qui citare le aziende italiane che hanno presentato innovativi sistemi per il recupero energetico, per il trattamento delle acque, per il controllo remoto delle proprie macchine installate ovunque, per l’eliminazione intelligente dei contaminanti dal cotone, per non parlare l’innovativo sistema per il trattamento denim di Tonello per Levi Strauss che ha ricevuto l’Award di Cematex, anche se altre aziende italiane hanno presentato soluzioni altrettanto interessanti.

Grande impatto ha avuto anche il capitolo dedicato alla stampa digitale, con numerosi nuovi espositori. Un settore in forte e rapido sviluppo che sta trasformando il mondo della stampa tessile, tanto che da un lato porta nuove aziende in questo mondo, dall’altro costringe molti operatori a trasformare la propria produzione. Praticamente tutti i produttori di macchine per il finissaggio hanno presentato sistemi adatti alla preparazione e finitura della stampa digitale. Analogamente i produttori di inchiostri. Anche su questo tema torneremo con un resoconto dettagliato.

In chiusura di ITMA 2015 Carlo Rogora, CEO di ITEMA Group ha affermato che «considerando l’attuale situazione nell’industria tessile in alcuni mercati, simo piacevolmente sorpresi dai risultati ottenuti. Soddisfazione sia in termini di organizzazione e logistica, sia per il livello dei clienti che si sono incontrati. Tutti noi abbiamo stabilito nuovi contatti ma anche ricevuto ordini, soprattutto da India e Turchia, ben superiori alle aspettative.»