Miroglio bilancio positivo
Positivo il bilancio di Miroglio dopo la cura di Daniel John Winteler dopo i suoi tre anni di management.
Il riassetto aziendale da Daniel John Winteler – cresciuto nel gruppo Ifil (oggi Exor) – ha permesso al gruppo di Alba di chiudere il 2015 con perdite inferiori a 10 milioni di euro (–9,8 milioni), rispetto al rosso di 48,1 milioni del 2014 e al dato negativo di oltre 100 milioni del 2013 (–103,6 milioni): variazione in miglioramento di circa 94 milioni in due anni. Positivo l’EBITDA attestatosi a 2,4 milioni di euro. L’assemblea ha quindi deliberato la distribuzione di 10 milioni in dividendi ai soci. In contrazione, tuttavia, i ricavi consolidati, scesi dell’1,7% a quota 645 milioni.
Nell’ultimo biennio il gruppo Miroglio ha investito circa 42 milioni, principalmente nelle tecnologie di stampa digitale di ultima generazione (LINK A NOSTRO ARTICOLO) e nell’ammodernamento e l’informatizzazione della rete dei negozi. Il gruppo ora guarda a possibili nuove acquisizioni nel fashion e nel tessile.
Miroglio Fashion, la società che si occupa di creare, produrre e distribuire i brand di abbigliamento femminile: Motivi, Elena Mirò, Fiorella Rubino, Caractère, Oltre, Luisa Viola, Diana Gallesi, Per Te by Krizia, Ipekyol, Machka e Twist, conta, a oggi, oltre 1200 negozi monomarca, 5000 clienti trade con negozi multimarca e il canale e-commerce.
Le strategie di riorganizzazione del modello di business di questa divisione prevedono un’ottica di maggiore orientamento ai mercati e al cliente finale. Le brand strategy sono state ridefinite per essere più vicine ai mutamenti del mercato e dei modelli di consumo; l’offerta è stata attualizzata per stile, in linea con i differenti posizionamenti dei marchi e gli assortimenti attualizzati sulle dinamiche “fast fashion”.
Miroglio Textile tra i principali player a livello mondiale nella stampa su tessuti e leader mondiale nella carta transfer, ha effettuato rilevanti investimenti in tecnologia digitale di ultima generazione, sviluppando una strategia fortemente improntata alla velocità del servizio, alla personalizzazione dell’offerta e alla sostenibilità. Il comparto tessile Miroglio vale oggi quasi 140 milioni, con l’85% all’export. Lo scorso anno è avvenuta poi la scissione parziale a favore di 3 controllate (M2log, Miroglio Fashion e Miroglio Textile), è stata conferita la partecipazione al 100% nel capitale della Miroglio Istanbul alla controllata Miroglio Fashion (che detiene il 50% del capitale della joint venture turca Aymi, operante nel settore della moda femminile) ed è stato ceduto il complesso immobiliare di Strada Tagliata ad Alba (ex comprensorio industriale tessile, da anni dismesso dalla produzione) a un valore di 12 milioni, interamente incassato con una plusvalenza di 0,5 milioni.