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Première Vision segna la rinascita del settore

Première Vision Paris: una edizione di successo che segna la rinascita del settore.  Dopo l’edizione “ridotta” che si è tenuta lo scorso settembre, il settore del tessile internazionale comincia a ripartire e a coinvolgere di nuovo operatori e buyer.

La recente edizione di febbraio di Première Vision Paris, recentemente conclusasi, ha adottato ancora un sistema “ibrido” ovvero sia in presenza che in digitale, tramite la Digital Week , che ha permesso ad un vasto pubblico di attingere alle collezioni degli espositori dei vari paesi. Certo, senza voler sembrare “nazionalisti”, un po’ si è sentita la mancanza della maggioranza dei produttori italiani : gli espositori totali erano suddivisi in 4 padiglioni , 2 in meno, rispetto ai 6 delle edizioni pre-pandemia, ma si percepisce la voglia di ripartire con grinta e creatività.

Secondo il sito ufficiale, i visitatori globali ( sia in presenza sia sul digitale) hanno coinvolto più di 74 mila visitatori, il 60% dei quali, dall’estero , (ovvero il 18% in più rispetto alla edizione di Settembre 21), il totale degli espositori è stato di 1080 aziende provenienti da 41 paesi e visibili sia nei padiglioni di Villepinte, sia sul Premiere Vision Marketplace.

Come sempre ben organizzate le aree tendenze per i vari settori: fabrics, prints, design, accessories and Leather, che hanno evidenziato una stagione estiva molto fresca, dall’approccio “ottimista” che non si risparmia su decori, floreali (sia pop che romantici) effetti luminescenti,(paillettes e ricami a gogò) bilanciando fra stile classico e novità più avantgarde.

Molto interessanti i momenti di incontro nei vari “talks” organizzati in ogni padiglione: più di 20 conferenze mirate sui vari sviluppi del settore, e molto accento, sempre più focalizzato sull’ecosostenibile , con sezioni apposite , come la “Smart Creation” fra le quali spicca la produzione di una azienda brasiliana : Nova Kaeru, che ha presentato un materiale ecologico alternativo alla pelle, ricavato sia da vegetali che da squame di pesce, ed altri produttori che tramite ricerche innovative, si impegnano a spingere sul mercato un concetto di produzione più sensibile alle problematiche dell’ambiente. Per aiutare a promuovere la moda etica, sostenibile e meno inquinante , Première Vision è da tempo fermamente impegnata nella trasformazione ecologica dell’industria tessile.

La prossima edizione, che si terrà a luglio, prevede un ritorno dei buyer dagli States e dall’Asia (attualmente ancora “frenati” dalle problematiche legati alle restrizioni sui viaggi a causa degli strascichi della pandemia) e vedrà anche il ritorno di “Maison d’Exception” lo spazio dedicato alle collezioni “luxury” e avantgarde, lo speciale appuntamento, che di solito si teneva annualmente a febbraio, diventerà quindi biennale.

Considerando che, da sempre, Première Vision Paris è un appuntamento molto importante e rilevante per tutta la filiera tessile, compreso accessori e pelle, il successo di questa edizione fa ben sperare per una ripresa graduale del settore , dopo un periodo che è stato davvero difficile per tutti gli operatori, le aziende e i buyers, che finalmente vedono uno spiraglio nel futuro del loro business.

di Barbara Santoni

 

 

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