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Milano Unica 34° edizione chiude in crescita

Milano Unica 34° edizione chiude in crescita

Nonostante gli scenari economico e sanitario ancora incerti, la 34ª edizione di Milano Unica, registra la presenza in crescita (+27%) di espositori rispetto alla precedente edizione di luglio 2021, tradizionalmente più partecipata.

Sono infatti 343 gli espositori, di cui 291 italiani (+30%) e 52 stranieri (+13%), che con la loro partecipazione, concorrono a dimostrare la fiducia nel futuro di un settore strategico della manifattura Made in Italy.

Sono state presentate le collezioni di tessuti e accessori Primavera/Estate 2023, in un clima di fiducia.

Alessandro Barberis Canonico, Presidente di Milano Unica, durante la Cerimonia di apertura ha affrontato le problematiche della formazione e del reperimento della figure professionali specializzate necessarie a garantire l’integrità della filiera Tessile-Moda, che rappresenta lo straordinario valore aggiunto del Made in Italy. Dopo gli interventi di Cirillo Marcolin, Presidente Confindustria Moda, Sergio Tamborini, Presidente Sistema Moda Italia e Carlo Maria Ferro, Presidente Agenzia ICE, il tema, arricchito dai saluti conclusivi del Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, Patrizio Bianchi, è stato approfondito nella tavola rotonda “Mani sapienti per tessere il futuro della filiera”, coordinata da Giulia Crivelli, giornalista de IlSole24ORE, a cui hanno partecipato: Gianni Brugnoli, Vice Presidente di Confindustria con delega al Capitale Umano, Paolo Bastianello, Presidente Comitato Education Confindustria Moda, Roberto Peverelli, Presidente Rete TAM, Francesco Ferraris, Presidente Gruppo Giovani Sistema Moda Italia e la testimonianza di due giovani ex studenti di istituti professionali del Tessile Abbigliamento Moda.

Introducendo i lavori, il Presidente di Milano Unica, Alessandro Barberis Canonico, si è soffermato sulla disaffezione delle giovani generazioni nei confronti del lavoro nell’industria tessile, legata in parte a una percezione ottocentesca del lavoro in fabbrica.

Oggi c’è una forte domanda di figure tecniche delle aziende, dall’altra la scarsa offerta di periti industriali unita a un alto tasso di disoccupazione.  “Ridare status al lavoro in fabbrica con un’adeguata formazione tecnica e culturale deve vedere l’impegno delle Istituzioni, ma anche delle famiglie. Anche se non va ignorato il problema della remunerazione, che deve essere affrontato a diversi livelli ma, soprattutto, con una coraggiosa e prolungata decontribuzione del lavoro giovanile”.

Soffermandosi sulle difficoltà registrate dal comparto nel corso del 2021, Barberis Canonico ha aggiunto: “Il debole andamento del nostro export, soprattutto sui tradizionali, maggiori mercati di sbocco, ha permesso di recuperare solo in parte i negativi risultati del 2020, nonostante la robusta crescita complessiva dell’economia e dell’industria italiana e della ripresa del commercio internazionale. Infine, da ultimo ma non meno importante, nella seconda metà del 2021, hanno significativamente influito i rincari e le difficoltà nel reperimento di materie prime e semilavorati, i costi di trasporto, nonché l’impennata dei prezzi energetici, rendendo ancor più complicata la gestione del conto economico per gran parte delle nostre aziende”.

Anche in questa edizione, ha dichiarato Massimo Mosiello, Direttore Generale di Milano Unica, “abbiamo lavorato e predisposto, in stretta collaborazione con Fiera Milano, una manifestazione in presenza e nella massima sicurezza, in linea con gli standard di qualità e unicità che da sempre caratterizzano Milano Unica.”

Il contatto fisico con i materiali rappresenta,il vero elemento distintivo, per i tessuti e gli accessori, nell’incontro tra domanda e offerta. Oltre al salone fisico, resta a disposizione la piattaforma e-MilanoUnica Connect che ha sviluppato ulteriormente sviluppando attività di business e di relazioni internazionali.

Milano Unica 34° edizione chiude in crescita

 

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