Dalla vinaccia similpelle vegetale
Similpelle prodotta con uno speciale trattamento della vinaccia permette oggi la produzione di similpelle destinata alla produzione di packaging, abiti, accessori, ma anche al design d’interni.
Le vinacce e gli scarti di lavorazione del vino non saranno solo utilizzati per distillare la grappa. Nasce ora un nuovo tessuto, che ha le stesse caratteristiche estetiche e sensoriali di una pelle animale, e ha ricevuto il premio Global Change di H&M, il premio internazionale più importante dell’economia circolare e dell’innovazione nel fashion business.
Wineleather, come è stata battezzata, è la prima pelle tutta di origine vegetale, prodotta mediante uno speciale trattamento delle fibre e degli olî contenuti nelle vinacce quali scarti della produzione vinicola.
Ideatore di Wineleather è un giovane architetto milanese, Gianpiero Tessitore, fondatore di Vegea. «Abbiamo creato e brevettato – dice Tessitore – un innovativo processo produttivo che trasforma le fibre e gli olî vegetali presenti nella vinaccia, in un materiale ecologico con le stesse caratteristiche meccaniche, estetiche e sensoriali di una pelle. Ne risulta una pelle di qualità con bassi costi di produzione, adattabile e facilmente lavorabile.»
La notizia farà piacere agli animalisti, ma anche all’mbiente, in quanto, oltre a non uccidere animali, non si fa uso di petrolio, non si utilizzano sostanze inquinanti e non si consuma acqua. Wineleather si distingue anche dalle pelli vegan e da quelle che vengono non appropriatamente chiamate ‘ecopelli’ in quanto sono sintetiche e per la loro realizzazione si utilizzano prodotti chimici inquinanti.
Non c’è Paese migliore dell’Italia per testare la produzione di questa speciale pelle, essendo il più grande produttore di vino, con il 18% della produzione mondiale, ma anche essendo patria della moda, per cui Wineleather potrebbe rappresentare un interessante progetto anche per le aziende vitivinicole.
«La pelle vegetale Wineleather – fa notare Tessitore – sta già riscontrandi un buon successo. Non abbiamo ancora iniziato la campagna di comunicazione, ma i primi modelli presentati sono stati accolti con entusiasmo.»